mercoledì 28 agosto 2013

La verità sulla Sopressa Vicentina

Trovando solo in rarissimi casi e quasi sempre in ambito di produzione familiare una sopressa Vicentina come si deve, mi sono chiesto quale fosse la causa all'origine di questa cattiva produzione così predominante.
Il prodotto industriale o comunque dei macellai, salvo in rarissimi casi, è di qualità scadente, con aromatizzazioni eccessive e improprie, privo di stagionatura ed addizionato da evidenti agenti chimici per il veloce indurimento in frigorifero.

La sopressa è un'altra cosa.

Parliamo di un prodotto che deve maturare per mesi non in ambienti freddi, si deve asciugare naturalmente e gradualmente e deve essere preparato con le parti nobili del mascio con la sola aggiunta di sale e pepe.
Mi son preso la briga quindi di leggere il disciplinare della "Sopressa Vicentina" che qui non linkerò per non fare pubblicità a chi non la merita.
Ma io mi chiedo: come hanno fatto questi signori ad ottenere addirittura un riconoscimento europeo?
Sulla base di quali tradizioni? e con il supporto di quali palati? quali documenti storici sono stati esibiti?

Forse è più facile inondare di aromi per coprire i conservanti e schiaffare in frigo le "sopresse" per averle pronte nel giro di poche settimane o forse anche giorni. Credo la verità sia questa.


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